DAD: dalla Didattica a Distanza alla Didattica a Domicilio

Iniziativa di Fabbri 1905, che trasforma la sua formazione in Master Class “a domicilio” e su misura del cliente. Già 40 corsi realizzati in tutta Italia. Da Casoria (Napoli) la testimonianza di un bartender.

 

BOLOGNA, dicembre 2020 – Se non è possibile andare a scuola allora è la scuola che viene da te: perché la formazione, specialmente in un momento di crisi, è l’arma più potente per immaginare una nuova ripartenza. Questa la filosofia di Fabbri 1905, che in tempo di distanziamento sociale e saracinesche abbassate ha deciso di avviare Master Class “a domicilio” per i professionisti del fuoricasa, una delle categorie più colpite dall’emergenza.

Una visione che l’azienda bolognese porta avanti da vent’anni, quando per prima in Italia ha avviato una vera e propria scuola professionale per aiutare bartender, pasticceri e gelatieri ad acquisire nuovi strumenti e fiutare le nuove tendenze del mercato. Un servizio che in tempo di Covid si trasforma ed evolve: non solo lezioni a domicilio, ma anche confezionate sulle esigenze del singolo professionista. Sempre garantendo in maniera rigorosa il rispetto delle normative e della sicurezza.

Da quando il progetto Master Class “a casa tua” è partito, ad ottobre 2020, hanno già partecipato 40 clienti sparsi lungo tutta la Penisola, dalla Sardegna alla Lombardia, dal Veneto all’Emilia, dal Lazio alla Campania. Gli insegnanti – Brand Ambassador Fabbri – coinvolti, tutti professionisti di alto profilo, hanno formato i colleghi sulle nuove tecniche e tendenze del mondo dolce e del bere, come la pasticceria sottozero, le proposte invernali per il gelato, le monoporzioni, ma anche la caffetteria “miscelata”.

E proprio su quest’ultima proposta si è specializzato Pasquale Gazzillo, bartender del Vittoria Different di Casoria, paese dell’hinterland napoletano martoriato da un’emergenza sanitaria che non frena però il suo entusiasmo: “usciremo dalla pandemia più forti di prima e capaci di offrire al cliente qualcosa in più”. Del resto è questa la filosofia del suo bar, che vuole essere “Different” non solo nel nome: “il locale è nato distinguendosi dalla concorrenza grazie al suo laboratorio di pasticceria interno e al bistrot, che offre una scelta di vini e bollicine di alto livello. L’angolo cocktail era però trascurato, un più”. Poi l’incontro, in piena pandemia, tra il proprietario e Pasquale e la scelta di rendere “different” anche il night bar, investendo in un momento in cui pochi se la sentono di rischiare. Così entrano i cocktail “giocosi”, con un’anima, che stupiscono e dialogano con il cliente. “Mi hanno insegnato che prima si beve con gli occhi e poi si deve cercare di comunicare, di lasciare un’emozione”.

Un percorso di crescita che si interrompe quasi sul nascere: salgono i contagi e si deve chiudere alle 18, che per un cocktail bar equivale a non aprire affatto. “Un duro colpo che però, grazie all’incontro con Fabbri, può trasformarsi in nuova opportunità”. Pasquale, da 3 anni affezionato cliente dell’azienda bolognese – ho cambiato 15 bar ma mai mi sognerei di cambiare fornitore – apre le porte del bancone al pluripremiato Brand Ambassador Vittorio Agosti, maestro della caffetteria italiana. “Abbiamo scelto una Master Class incentrata sulla caffetteria per coinvolgere e formare quasi tutto il personale del bar. Il risultato è stato entusiasmante: il nostro cliente scoprirà presto che il caffè non è solo espresso. Può essere un cocktail, un ingrediente versatile con cui giocare con consistenze, colori e aromi capaci di stupire anche i più scettici”. Pronti insomma a ripartire, più preparati e consapevoli di prima.