In tre città lombarde un gelato per “tornare a vivere”

Conclusi con successo in tre case circondariali di Milano, Mantova e Vigevano i primi corsi professionali di gelateria dedicati a donne detenute, per un reinserimento nella società civile più facile dopo la detenzione.

È la prima fase di un progetto di responsabilità sociale frutto di un accordo tra il Ministero della Giustizia e l’associazione Soroptimist International, realizzato con il sostegno di Fabbri 1905.

Milano, 3 luglio 2018 – Si è aperta in tre comuni della Lombardia una nuova strada verso il reinserimento sociale di donne detenute: tre corsi di gelateria professionale come aiuto concreto per aumentare le possibilità di trovare lavoro dopo aver scontato la pena.
È stata un successo questa prima fase lombarda del grande progetto di responsabilità sociale frutto della firma di un protocollo tra il Ministero della Giustizia e l’associazione Soroptimist International, realizzato con il sostegno di Fabbri 1905.
Dopo il primo corso di gelateria artigianale tenuto nel novembre 2017 per le detenute del carcere di Bollate, in provincia di Milano, si sono da poco chiusi i corsi per madri detenute in altre tre strutture della regione: l’Istituto a Custodia Attenuata per Detenute Madri di Milano, la Casa Circondariale di Mantova e la Casa Circondariale di Vigevano.
I tre corsi (cinque giorni a Milano, quattro a Mantova e quattro a Vigevano) hanno voluto fornire un training completo per un futuro inserimento professionale nel settore della gelateria, grazie all’esperienza di una delle scuole più note in Italia: la Fabbri Master Class, che da oltre vent’anni forma e aggiorna maestri gelatieri e pasticceri in Italia e all’estero.
Alla guida dei corsi, una donna: Rosa Pinasco, maestro gelatiere e docente della Fabbri Master Class.
Per le detenute, Rosa ha studiato corsi su misura che hanno illustrato e fatto scoprire le tecniche dei professionisti della gelateria, settore che ancora oggi è uno dei più solidi dell’enogastronomia italiana. Una prima fase teorica, presentata all’inizio di ogni giornata, è stata dedicata al corretto mantenimento del gelato, all’utilizzo degli ingredienti e dei macchinari, all’organizzazione dell’ambiente di lavoro. Una seconda fase pratica ha invece visto le detenute lavorare in coppia mettendo in pratica quanto appreso.
«Quello che vogliamo lanciare è un messaggio di speranza per tutte quelle donne che hanno un forte desiderio di riscatto e di costruirsi un futuro» affermano dalla Fabbri Master Class. «Contribuire al meccanismo del reinserimento sociale è un obbligo morale per ogni azienda italiana: siamo felici di aver accolto ancora una volta l’invito di Soroptimist International a sostenere concretamente una nuova tappa di questa iniziativa».
Il progetto continuerà dopo l’estate in altre case di reclusione, a cominciare dalla città di Bologna, all’inizio dell’autunno.