Un gelato per “tornare a vivere”: a Torino un corso di gelateria per madri detenute

Nuova fase per il grande progetto di responsabilità sociale d’impresa sostenuto da Fabbri 1905. Frutto di un accordo tra il Ministero della Giustizia e l’associazione Soroptimist International, vuole aiutare le detenute a rifarsi una vita lavorativa dopo aver scontato la pena.

Torino, aprile 2019 – Anche per quattro detenute dell’Istituto a Custodia Attenuta per Madri di Torino si è aperta una strada verso il reinserimento sociale: si è concluso con successo il corso di gelateria professionale che ha offerto a quattro madri detenute una possibilità in più di trovare lavoro dopo aver scontato la pena. 
 
Il corso all’ICAM di Torino è la nuova tappa del grande progetto di social responsibility frutto della firma di un protocollo tra il Ministero della Giustizia e l’associazione Soroptimist International, realizzato con il sostegno di Fabbri 1905. L’obiettivo? Fornire alle detenute un training completo per un futuro inserimento professionale nel settore della gelateria. 
 
Si tratta di una conferma di come etica e principi di responsabilità sociale integrino in modo naturale la visione strategica dell’azienda bolognese. E, naturalmente, dell’instancabile impegno di Soroptimist International per l'avanzamento della condizione femminile e l’accettazione della diversità. 
 
Dopo l’avvio del progetto nel carcere di Bollate (Milano) a fine 2017, infatti, i corsi di gelateria sono proseguiti all’ICAM di Milano, alla Casa Circondariale di Mantova, alla Casa Circondariale di Vigevano e alla Casa Circondariale di Bologna. Il corso torinese è il primo dedicato a donne detenute che si svolge in Piemonte. 
 
In “cattedra” una donna: Rosa Pinasco, maestro gelatiere e docente della Fabbri Master Class, la scuola che da oltre vent’anni forma e aggiorna maestri gelatieri e pasticceri in Italia e all’estero. Per le detenute, Rosa ha studiato un corso su misura di quattro giornate, che ha illustrato e fatto scoprire le tecniche dei professionisti della gelateria. Una prima fase teorica, presentata all’inizio di ogni giornata, è stata dedicata al corretto mantenimento del gelato, all’utilizzo degli ingredienti e dei macchinari, all’organizzazione dell’ambiente di lavoro. Una seconda fase pratica ha invece visto le detenute lavorare in coppia mettendo in pratica quanto appreso. 
 
«Vogliamo lanciare un messaggio di speranza per tutte quelle donne che hanno un forte desiderio di riscatto e di costruirsi un futuro» affermano dalla Fabbri Master Class. «Contribuire al meccanismo del reinserimento sociale è un obbligo morale per ogni azienda italiana. Ringraziamo ancora una volta Soroptimist International per averci invitato a sostenere questa iniziativa».