Mixology e Gender Gap: quando le opportunità nascono in un bicchiere

 Le storie di Federica Geirola, Ilaria Bello, Andrea Firicano.

Mixology e Gender Gap: quando le opportunità nascono in un bicchiere

Bologna, 16 ottobre 2023 – Lady Amarena Italia: siamo alle battute finali per le iscrizioni 2023 al primo e tuttora unico contest di caratura internazionale riservato esclusivamente alle donne bartender. Una competizione cresciuta negli anni e che per alcune giovani donne ha rappresentato un importante trampolino di lancio per la loro professione consentendo a tanti “talenti rosa” dietro al bancone di farsi conoscere, prendere sicurezza e conquistare successi e riconoscimenti in breve tempo. Il mondo del lavoro è ancora lontano dall’essere un terreno di pari opportunità: ce lo ha ricordato in questi giorni Claudia Goldin, premiata a Stoccolma con il Premio Nobel per l’Economia per i suoi studi sulle differenze di genere nel mercato del lavoro. Un divario che in alcune professioni, come quelle legate al mondo della mixology, anche grazie alla partecipazione a un concorso così prestigioso può ridursi, come dimostrano le storie di alcune partecipanti al concorso, vincitrici e non, perché come diceva De Coubertin, anche in questo caso “l’importante è partecipare”.
 

Dalla poltrona del dentista a prima bartender a Riad

Federica Geirola
 

Nella vita “precedente” faceva tutt’altro, l’assistente alla poltrona dentistica a Bologna. Poi, come spesso accade, un caso fortuito cambia il corso degli eventi. “Un caro amico – racconta Federica Geirola, Lady Amarena Italia 2022 – aveva aperto un locale al mare, a Milano Marittima, e mi chiese di dargli una mano per tappare il classico buco di stagione. Ho iniziato come cameriera, così, per amicizia. E sono rimasta tredici anni”. Un mestiere non cercato che piano piano si trasforma in passione: “ho iniziato come autodidatta, appassionandomi in particolare di flair. Vedevo i video dei veri bartender su internet, li mettevo al rallentatore e cercavo di replicarli. Piano piano ho iniziato a migliorare e a pubblicare a mia volta alcune “esibizioni” finchè un mio video non è diventato virale e mi ha spalancato le porte di collaborazioni con alcuni brand”. Se il trampolino di lancio è stato virtuale, la partecipazione a Lady Amarena ha contribuito a rendere la carriera di Federica ancora più internazionale. Vincere il concorso italiano mi ha permesso di accedere alla finale internazionale e di aprirmi letteralmente al mondo: ho avuto la possibilità di confrontarmi con ragazze da ogni angolo del pianeta, scoprire punti di vista completamente diversi sulla mixology. Ho inoltre partecipato a molti eventi insieme a Fabbri 1905, che hanno sempre rappresentato un motivo di arricchimento". Un aneddoto su tutti. Con l’azienda bolognese Federica partecipa a una fiera horeca in Arabia Saudita: “sono stata la prima donna dietro al bancone a servire cocktail, chiaramente analcolici, al pubblico”. Il rispetto del cliente e l’attenzione alle sue esigenze e necessità sono un dovere di chi fa il mio lavoro. Un aspetto, credo, in cui noi donne abbiamo una marcia in più”.

 

Più bionde, meno barbe. La marcia in più delle donne della mixology

Ilaria Bello
 

Più bionde e meno barbe”. Questo lo slogan coniato da Ilaria Bello sui social per “denunciare”, in maniera ironica, la scarsa presenza femminile nell’universo bartender. “Oggi le cose sono un po’ cambiate, ma quando ho iniziato io eravamo davvero poche”.

Anche per Ilaria Bello, che ha partecipato due anni di seguito al concorso Lady Amarena, l’avvio è determinato dal caso ed è legato all’intrattenimento estivo: “ho iniziato a dare una mano al mio compagno nel suo bar sulla spiaggia, occupandomi della parte diurna, quindi della caffetteria. Poi un giorno la scelta di lanciare il momento dell’aperitivo, che mi ha portato a professionalizzarmi. Sono passata dalla spiaggia ai bicchieri di cristallo”.

Un passaggio reso possibile dalla formazione: “ho seguito molti corsi e avuto la fortuna di incontrare maestri che mi hanno trasmesso competenze e passione. Questo non è un mestiere dove ci si può improvvisare”. Soprattutto per una donna, che, come spesso accade, deve dimostrare doppiamente il proprio valore. “La partecipazione a Lady Amarena mi ha dato senza dubbio una marcia in più in termini di esperienza, conoscenza, rapporti e capacità. Mettersi in gioco è sempre un motivo di crescita, anche personale: presentare il proprio cocktail in inglese e convincere a una giuria competente non è una cosa scontata, ma mi è poi servita nel mio rapporto con il pubblico. E poi, nonostante non abbia vinto, mi ha aperto le porte ad una collaborazione stabile con Fabbri”.

Oggi Ilaria è passata dal bancone del bar al “banco di scuola”, diventando consulente e facendo formazione per nuovi talenti. “Credo che noi donne possiamo portare al settore un valore aggiunto. Siamo scrupolose e multitasking, interpretiamo il mestiere non solo in chiave creativa ma anche come relazione con il pubblico e spirito commerciale”.

 

Dal palco di Lady Amarena al cinema

Andrea Firicano


Giovanissima, dopo una gavetta nel bar di famiglia e un grande investimento in formazione,  si iscrive a Lady Amarena: “avevo letto del concorso e ho pensato: perché no, anche se l’idea di vincere era lontanissima di me”. Invece Andrea Firicano, Lady Amarena Italia 2019, sbaraglia la concorrenza con “La Lupa”, drink ispirato all’omonima novella di Verga, che racconta la storia di una donna estrosa, ribelle e molto femminile, una femminista anti litteram, che incarna perfettamente lo spirito di un concorso nato proprio per abbattere le discriminazioni nel settore.

Il messaggio forte, ma anche la capacità di portare il mio territorio, la mia “sicilianità” sul palco – spiega Andrea – credo abbiano fatto la differenza. Per me il concorso è stato un punto di svolta: nonostante da lì a pochi mesi sia scoppiato il Covid, la collaborazione con Fabbri mi ha permesso di partecipare a numerosi eventi, anche internazionali, e di ottenere molta visibilità. Ma una cosa su tutte ho conquistato: la capacità di muovermi su un palcoscenico”. Un’abilità di cui Andrea ha fatto tesoro e che le ha aperto le porte alla sua nuova vita: “sono stata notata e ho iniziato una carriera da attrice. Proprio a giorni uscirà il mio primo film!”.